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è strano, gli scricchiolii sinistri sono ormai sempre piu percepibili, ma nessuno, o pochi, sembrano preoccuparsene.
è del resto un fenomeno ricorrente nella natura dell'uomo, i sontomi vengono ignorati finchè non sono cosi dolorosi da rendere la vita impossibile.
Prendiamo in sintomo sociale dei suicidi, ormai anche i media tradizionali, cosi restii a far trapelare verità scomode per il sustema, non possono fare a meno di sgranarne il quotidiano rosario.
Cosa c'è di piu grave ed estremo che rinunciare alla vita? eppure tutto passa fra l'indifferenza quasi generale, come fossero casi di esiti di ordinaria privata depressione.
Invece sono la punta dell'iceberg la cui parte sommersa è costituita da un disagio sempre piu diffuso e crescente.
Ma ci vorrà altro perche la gente diventi finalmente consapevole della catastrofe che si sta preparando.
Con l'acuirsi della crisi e quindi con il crollo dell'economia, dell'occupazione e della miseria ai suicidi succederanno le sommosse popolari, prima contro il sistema e poi fatalmente gli uni contro gli altri.
Non passerà molto tempo, prima che tutto questo accada, ma nessuno, tranne le ovvie eccezioni, sembra accorgersi dell’immane tragedia che ci sovrasta.
Entro pochi anni, dunque, le società ultra liberiste allo sfascio, dovranno fare i conti con la fame e con la sete. La “roba”, non avrà più alcun valore. Caravaggio sarà barattato per una cisterna d’acqua potabile , Chagall per un sacco di riso e Picasso, per una cassetta di pomodori. I pittori moderni saranno solo un ingombro; le cornici dei loro quadri serviranno a riscaldare i nostri inverni.
E’ tempo di allertarsi e di organizzare un oculato piano di fuga e di sopravvivenza.
L’uomo che ha perduto la sua autonomia è oggi uno schiavo privo di ogni speranza.
Il crollo a caduta libera del Sistema Liberista Relativista ci renderà liberi, anche se il costo in termini di vite umane sarà apocalittico.
I sopravvissuti, si adatteranno in breve tempo alla nuova condizione e presto, comprenderanno le cause di tanta distruzione e di quel mondo insensato al quale hanno sacrificato ogni motivo di autentica felicità.
Ritorneremo ad adorare il sole, le stelle, gli alberi e l’acqua del torrente che scende a valle per dare vita ai nostri campi. Comunicheremo con il cuore, la passione e con la forza della volontà che, nelle nostre braccia e nel sudore della fronte, troverà il vigore di un tempo.
La famiglia patriarcale e la solidarietà ritorneranno ad essere come in passato, il perno aggregante e vivificatore di una nuova società e delle nuove tribù che, dal vecchio mondo, attingeranno tutta la conoscenza e tutti quei valori etici e morali che dall’alba dei tempi avevano governato e regolato la storia dell’uomo, e dato un significato alla sua esistenza.
I tanto sbandierati “beni rifugio”, oro, diamanti e preziosi in genere, varranno meno di un sorso d’acqua, o meno di niente. Si alzeranno le quotazioni degli asini, dei maiali, delle pecore, dei cavalli, dei buoi, delle vacche, e credo, anche dei topi. Il commercio dell’acqua, sarà l’affare degli affari, essendo il dono dei doni, il più nobile degli elementi e il più prezioso dei gioielli.
Le campagne e le montagne torneranno a popolarsi di rifugiati dalle città che diventeranno giungle invivibili in preda alla violenza.
Per risorgere l'umanità dovrò prima toccare il fondo.
E' solo questione di tempo, la macchina della follia è lanciata ormai a velocità folle verso l'abisso e nessuno la potrà piu fermare.
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