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Un urlo all'asta

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view post Posted on 21/2/2012, 21:39     +1   -1




nella mia notevole ignoranza nelle arti figurative ignoravo che il famoso quadro di Munch fosse stato dallo stesso autore realizzato piu volte e su diversi supporti.
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questa è la versione che andrà all'asta da Sotheby's a N.Y. su base 80 milioni di dollari

Riporto da un articolo su RaiNews: 'L'urlo' fu dipinto da Munch in diversi mezzi e formati tra il 1893 ed il 1910. Una prima versione del 1893 in tempera e pastello su tavola è custodita alla Nasjonalgalleriet di Oslo, un'altra versione a pastello, realizzata nello stesso anno e che si presume fosse uno schizzo preliminare, è di proprieta' del Museo Munch di Oslo, così come una tela finale, in tempera e olio, realizzata nel 1910. Il dipinto di Olsen risale al 1895, lo stesso anno in cui Munch realizzò una litografia del quadro, che contribuì al suo enorme impatto sulla cultura popolare.
L'immagine è stata anche vittima del suo stesso successo, con due chiacchieratissimi furti. Nel 1994, la sera della cerimonia di apertura delle Olimpiadi invernali di Lillehammer, in Norvegia, alcuni ladri si introdussero nella Nasjonalgalleriet e fuggirono con la versione del 1893 del quadro, che fu recuperato dalla polizia un anno dopo. Del 2004 è invece il furto della versione del 1910, trafugata insieme a una 'Madonna', sempre opera dell'artista, dal Museo Munch. Entrambe le tele furono ritrovate due anni più tardi leggermente danneggiate e sono tornate in esposizione nel 2008.


Credo che si tratti di un caso piu unico che raro nella storia delle grandi opere d'arte di una specie di...prodotto di serie.
 
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Aryanna…
view post Posted on 21/2/2012, 23:27     +1   -1




Be', no di sicuro, next: Munch ha semplicemente precorso i tempi.
In seguito la serialità della produzione è diventata un contrassegno tipico di artisti come Warhol e Roy Lichtenstein.
 
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Squinzintrash
view post Posted on 22/2/2012, 15:56     +1   -1




CITAZIONE (next @ 21/2/2012, 21:39) 
Credo che si tratti di un caso piu unico che raro nella storia delle grandi opere d'arte di una specie di...prodotto di serie.

Beh, in realtà è una cosa piuttosto comune: se pensiamo che Arnold Böcklin fece cinque versioni della della sua celebre Toteninsel...
E poi c'è anche Monet con i suoi 250 dipinti con soggetto le ninfee, tra i quali moltissimi sono copie quasi identiche.
Pure Leonardo fece due copie della Vergine delle Rocce: se un dipinto aveva successo, le copie ulteriori di mano del pittore originale sono sempre state piuttosto comuni.

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Versione originale , 1880
Olio su tela, 111 cm x 115 centimetri
Kunstmuseum Basel



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Seconda versione , 1880
Olio su tavola, 74 cm × 122 centimetri
Metropolitan Museum of Art , New York



320px-Arnold_Boecklin_-_Island_of_the_Dead%2C_Third_Version
terza revisione 1883 Old national Gallery Berlino


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Quarta versione 1884 (foto) distrutta a Berlino durante la guerra



320px-Arnold_B%C3%B6cklin_006
Quinta versione 1886 Museo Belle Arti Lipsia
 
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Aryanna…
view post Posted on 22/2/2012, 18:28     +1   -1




Bellissimi, Squinz. :)

Il caso della "Vergine delle rocce" è del tutto particolare; molto molto affascinante, devo dire.
 
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3 replies since 21/2/2012, 21:39   24 views
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