Sìse |
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| Leggevo ieri in fb alcune barzellette definite 'di qualità'. Ce n'era una che diceva più o meno così: in un ascensore entrano un pompiere, Babbo Natale, un'anziana signora e una donna intelligente. Arrivati al piano la porta si apre e l'anziana signora è stata assassinata: chi è stato? Il pompiere, gli altri due non esistono. Alla faccia della qualità. Leggevo anche di una ricerca di uno psicologo-sociologo americano, Eric Anderson, che insegna all’Università di Winchester, secondo la quale "se un uomo non tradisce, o non desidera la fuga, è solo perché sta accettando in maniera passiva un modello sociale che nega la sua natura" e ancora "la monogamia è emotiva, non sessuale, perché il corpo tende al sesso con le altre persone in maniera somatica". Cioè, va bene, sono d'accordo... ma la donna? Che non è fatta della stessa pasta? Perché si parla solo di 'uomo'? E questo Anderson ci ha anche scritto un libro, sull'argomento. No, non voglio aprire l'argomento 'tradimenti'... era solo un'introduzione per dire che siamo sempre in mano ai luoghi comuni. La donna deve ancora oggi pagare lo scotto di vivere in second'ordine. La storia è piena di grandi uomini ma anche di grandi donne ed è la nostra cultura che ci spinge a idolatrare l'uomo più della donna. E allora diamoci da fare e cerchiamo di parlare delle grandi donne, limitando magari l'argomento all'Italia e all'ultimo secolo. Scommettiamo che ne troviamo a sfare?
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