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Eliogabalo

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Aryanna…
view post Posted on 29/10/2011, 13:37     +1   -1




Dalla tesina di Andrea T. -_-:

Chi era veramente Eliogabalo?

La domanda si impone, dal momento che la figura di questo eccentrico sovrano è stata nel tempo mitizzata sia in senso negativo che in senso positivo, di fatto impedendo a noi contemporanei di farci un'idea oggettiva della sua figura e del suo monarcato.

Come vedremo subito, infatti, le fonti antiche su Eliogabalo sono in tutto tre, di cui soltanto due a lui contemporanee; se si eccettuano le fonti numismatiche ed archeologiche, dalle quali ovviamente non è possibile ricavare un profilo completo della personalità dell'imperatore (ma che, come vedremo subito, possono fornire indizi molto importanti), altro non abbiamo.

Gli storici moderni a loro volta non possono che basarsi su quelli antichi e formulare congetture, la cui fondatezza non potrà mai essere provata; per quanto eminenti possano essere gli studiosi che si sono cimentati in questa impresa (valga per tutti il nome del grande Edward Gibbon), ci si domanda sulla base di che cosa essi possano contestare, a distanza di quasi duemila anni, le affermazioni delle fonti antiche. Come ripeto, riscontri oggettivi non ce ne sono, per cui di fatto brancoliamo nel buio. Rischiamo quindi di ricostruire la figura di Eliogabalo sulla base di congetture, di impressioni, di simpatie, elementi tutti che non hanno la minima rilevanza metodologica.

Cerchiamo dunque anzitutto di mettere sul tappeto gli elementi in nostro possesso, vagliandoli criticamente per stabilirne l'attendibilità.

Jerry Fielden (Antoninus Elagabalus and his relationship with the Senate, 2000) afferma che alla morte di Eliogabalo venne architettata una campagna propagandistica sfavorevole all'imperatore defunto, tradizionalmente attribuita a Giulia Mamea, zia di Eliogabalo e madre di Alessandro Severo, che gli succedette al trono.

 

Julia_mammea02_pushkin

 

Giulia Mamea

(copia da un originale conservato al British Museum)

 

Benché anche questa affermazione non si basi su alcun riscontro certo, la ritengo probabile, vista l'ostilità manifestata dalla terribile zia nei confronti del nipote. La fine di Eliogabalo fu infatti orchestrata dalla zia e dalla potentissima nonna, Giulia Mesa, la quale, dopo avere appoggiato la sua ascesa al potere e la scelta di sua madre Giulia Soemia di avviarlo a pratiche religiose estreme, quando si accorse che il malcontento popolare era crescente non esitò a rimpiazzarlo con qualcuno di più "presentabile", come ricaviamo da Erodiano (Storia romana V 7), e si rivolse quindi all'altra figlia, Giulia Mamea, e al di lei figlio, il tredicenne Alessiano, che assunse poi il nome di Alessandro Severo: Eliogabalo venne convinto ad "adottare" il cugino il 21 giugno 221 e ad associarlo al potere, con la scusa di lasciare a lui le cure secolari e potersi meglio dedicare a quelle religiose.

Non è affatto improbabile, quindi, che dopo la sua morte violenta sia stata organizzata nei suoi confronti una vera e propria damnatio memoriae, come dimostrerebbero indirettamente alcune testimonianze archeologiche; si veda ad esempio questo bel ritratto marmoreo:

 

Alexander_Severus_Massimo_Eliogabalo

 

Si tratta di una testa colossale in marmo di Alessandro Severo (Museo nazionale romano - Palazzo Massimo alle terme, Roma), ma a detta degli esperti essa fu rimodellata da un precedente ritratto di Eliogabalo; in generale tutti i ritratti di Eliogabalo vennero sfigurati o rimodellati adattandoli a quelli del suo successore, Alessandro, e questo è un evidentissimo indizio di damnatio memoriae che ci viene dall'archeologia.

(continua)



Edited by Aryanna… - 30/10/2011, 11:43
 
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view post Posted on 29/10/2011, 14:13     +1   -1




bene, molto interessante!
 
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Aryanna…
view post Posted on 29/10/2011, 17:55     +1   -1




Vedo che hai gli stessi gusti del mio allievo. -_-
Bene, allora ti aggiornerò sui suoi progressi.
 
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Sìse
view post Posted on 29/10/2011, 21:10     +1   -1




che tresche tremende in nome del potere!
 
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Aryanna…
view post Posted on 29/10/2011, 22:12     +1   -1




Sì; ma nel caso di Eliogabalo c'è di più e di peggio.
Se sono vere le dicerie sul suo conto, mamma, nonna e (forse) zia se lo sono fatto fin da quando era bambino.
Chiaro che poi non poteva venir su tanto normale, eh...
(Se mi sente il mio allievo, che contesta appunto le dicerie, mi pela -_-).
 
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view post Posted on 29/10/2011, 22:50     +1   -1




il problema è che, come scritto in premessa dal ragazzo, non si sa quanto possano essere attendibili e/o esaustive le fonti di informazione per eventi e personaggi cosi remoti, quindi si rischia di farsi delle idee che potrebbero essere sballate.
 
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Aryanna…
view post Posted on 29/10/2011, 23:21     +1   -1




Già. E allora, a mio modesto avviso, a che serve cercar di ricostruire il tutto? -_-
Ma seguiamo il nostro prode nella seconda puntata:

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Proprio la damnatio memoriae potrebbe essere responsabile di molte delle storie denigratorie che vennero fatte circolare su di lui, in cui le sue eccentricità furono esagerate a dismisura. La più famosa è probabilmente quella immortalata nel dipinto di Sir Lawrence Alma-Tadema intitolato Le rose di Eliogabalo, ricavata dalla Historia Augusta: Elio Lampridio racconta infatti che l'imperatore uccise gli ospiti di una sua cena soffocandoli con una massa di petali di rose, "viole e altri fiori" fatta cadere dal soffitto. Leggiamo in Lampridio (Vita di Eliogabalo XXI):

 

Per dieci giorni si fece anche servire quotidianamente trenta mammelle di cinghiale con le loro vulve, piselli con palline d’oro, lenticchie con ceraunii, fave con gocce d’ambra, riso con perle bianche. Cosparse inoltre perle, a mo’ di pepe, sui pesci e sui funghi. Sommerse in triclini mobili i suoi convitati con viole e fiori, in modo tale che alcuni di loro morirono soffocati perché non riuscivano a liberarsene.

 

rose

Sir Lawrence Alma-Tadema, Le rose di Eliogabalo, 1888

 

L'idea che si possa morire soffocati da petali di fiori, senza riuscire a liberarsene, è talmente inverosimile che mi sembra di poterla tranquillamente catalogare come falsa. Ma, se appare chiaro che questa è falsa, quante altre notizie inattendibili e completamente inventate vi saranno nelle fonti storiche, soprattutto nell'Historia Augusta? E come distinguerle dalle altre? Che l'imperatore fosse un tipo a dir poco stravagante, infatti, è un dato certo, confermato unanimemente da tutte le fonti.

Già tra i suoi contemporanei egli godeva di una fama di eccentricità, decadenza e fanatismo, forse esagerata, ma certamente non inventata, dai suoi successori. E' del tutto ovvio che gli autori cristiani ne abbiano tramandato un ritratto ostile, dovuto soprattutto al fatto che l'imperatore praticava apertamente, e nel più estremo dei modi, culti orientali a sfondo sessuale. La storiografia moderna tenta, in assenza di fonti a lui favorevoli, di dipingerne un ritratto più articolato e sereno, attribuendo il fallimento del suo regno al contrasto tra il conservatorismo romano e la sfrenata tendenza all'innovazione del giovane sovrano ed alla sua incapacità di scendere a compromessi, ammesso e non concesso che egli si sia mai reso conto della necessità di farlo.

Di fatto però, come dicevo, la storiografia moderna, se non vuole procedere su base puramente congetturale, è costretta a fare i conti con le uniche tre fonti antiche in nostro possesso; e cioè:

- la Storia romana di Cassio Dione Cocceiano, contemporanea ad Eliogabalo ma non per questo attendibile, perché riporta il punto di vista della classe senatoriale ed il suo autore fu sostenitore di Alessandro Severo;

- l'omonima opera di Erodiano, non solo contemporaneo, ma anche conterraneo di Eliogabalo, che dà un giudizio più sereno ed equilibrato del suo monarcato;

- l'Historia Augusta, che gli storiografi moderni fanno risalire al IV secolo, all'interno della quale la Vita di Eliogabalo risulta scritta da Elio Lampridio: a parte la distanza cronologica rispetto ai fatti (circa due secoli), gli studiosi moderni si dicono convinti che quest'opera fonda pettegolezzi e storie inventate a fonti contemporanee agli eventi, di fatto rendendo quasi impossibile riconoscere il vero dal falso; nel caso della Vita di Eliogabalo, a detta del già citato Jerry Fielden, la fonte contemporanea dovrebbe essere quella, ora perduta, del senatore e storico Mario Massimo (160 circa - 230 d.C.): ma, ancora una volta, ci si domanda quale attendibilità ci si possa aspettare da un rappresentante dell'ordo senatorius, ferocemente ostile ad Eliogabalo.



Edited by Aryanna… - 30/10/2011, 11:42
 
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fabriziopiudu
view post Posted on 25/3/2012, 21:43     +1   -1







E' stato scritto: "Eliogabalo tentò quello che, con più misura e fortuna, Aureliano e Diocleziano fecero: l'Orientalizzazione dell'Impero.".
Con più fortuna, senz'altro; ma con più misura...
Diocleziano arrivò, addirittura, a prendere una decisione che fu, poi, DEFINITIVA: Roma non sarà più Capitale dell'Impero.
Diocleziano Giovio governava da Nicomedia, in Bitinia.
Costantino governerà da Bisanzio, ribattezzata Costantinopoli.



 
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7 replies since 29/10/2011, 13:37   191 views
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