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prego perciò sono

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view post Posted on 30/8/2011, 16:09     +1   -1




dopo l'oceanica adunata cattolica ecco a ruota tante piccole adunate oceaniche musulmane per festeggiare la fine del ramadan e l'inizio di un'altra festa religiosa di cui non so il nome.

Dappertutto si legge oggi questa notizia perche evidenemente la si ritiene di grande importanza come tutte le cose che riguardano un gran numero di persone.
Si vedono anche tante immagini che riguardano fedeli di ogni età.
Si anche bambini.Ma si possono chiamare fedeli i bambini? che ne sanno loro di Cristo, Allah, Buddah eccetera?
Perchè non è permesso loro di formarsi una idea libera ed autonoma? non è forse questa la prima e piu odiosa forma di schiavismo?

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questa immagine mi ha fatto venire in mente una frase di Schopenhauer:

Quando il mondo sarà divenuto tanto onesto da non impartire alcuna istruzione religiosa ai fanciulli prima dei quindici anni, si potrà sperarne qualcosa.

E' triste constatare che a questo non si arriverà mai.
 
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Aryanna…
view post Posted on 30/8/2011, 18:37     +1   -1




Tendo ad essere d'accordo, next.
Una formazione etica ci vuole, non c'è dubbio, ma questo a prescindere dalla religione.

Che poi, come ti ho detto e ridetto più volte, la religione è cosa ben diversa dalla fede. Io ritengo che la fede sia un fatto individuale e che sia meglio averla che non averla. Se è fede vera, poi, non vedo come possa spingere all'intolleranza.
Ma questo, ripeto, con la religione non c'entra.
 
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view post Posted on 1/9/2011, 07:08     +1   -1




si ma fede e religione sono purtroppo contigue, interdipendenti, una fede senza religione come potrebbe manifestarsi?
La religione si serve della fede per i suoi scopi e soprattutto ha bisogno della fede per nascondere o peggio giustificare le sue malefatte.
Si serve degli adutli, a loro volta, in tenera età, plasmati da altri adulti per plagiare le giovani menti.
Per citare ancora Schopenhauer (il quale mi ha promesso una intervista) : "le religioni,sono loro stesse ad affermarlo,non si interessano della convinzione, ma della fede e non fanno uso di argomenti ma di rivelazioni.Ora gli anni dell'infanzia sono quelli in cui è maggiore la disponibilita a credere; percio si mira anzitutto ad impadronirsi di quella tenera età.è in tal modo, assai piu che mediante minacce e miracoli che mettono radici le dottrine della fede."
 
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Sìse
view post Posted on 1/9/2011, 10:58     +1   -1




CITAZIONE (Aryanna… @ 30/8/2011, 19:37) 
Tendo ad essere d'accordo, next.
Una formazione etica ci vuole, non c'è dubbio, ma questo a prescindere dalla religione.

Che poi, come ti ho detto e ridetto più volte, la religione è cosa ben diversa dalla fede. Io ritengo che la fede sia un fatto individuale e che sia meglio averla che non averla. Se è fede vera, poi, non vedo come possa spingere all'intolleranza.
Ma questo, ripeto, con la religione non c'entra.

E' qui il nocciolo della questione: la fede è appartenenza, condivisione, speranza, riflessione, giustizia. Tutte accezioni positive. Come per ogni cosa che si insegna ai fanciulli, sarebbe necerssario che ad insegnarla fossero le persone giuste e le giuste istituzioni.
 
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view post Posted on 1/9/2011, 11:38     +1   -1




non sono tanto daccordo; ai fanciulli andrebbero insegnate solo cose neutre e piu possibile oggettive e lasciare che sia il mondo che gira intorno a loro ad influenzare la loro formazione.
La fede è un concetto troppo astratto per eessere insegnato; si puo avede fede anche in un sasso.
Se invece si intende fede in dio è automatico che il dio in cui credere non potra che essere quello previsto dalle rispettive religioni.
Ecco perche esistono i cristiani, i musulmani, gli ebrei, i thaoisti, i buddisti, ecc ecc ecc ciascuno di loro ha fede nel solo dio che gli è stato detto esistere.
e poiche le religioni monoteistiche ammettono un solo dio il dio degli altri non esiste, è sbagliato, e da li a dire che è un avversario il passo è breve.
 
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Aryanna…
view post Posted on 1/9/2011, 12:02     +1   -1




Il punto è proprio quest'ultimo, next: il "Dio degli altri" non esiste per chi ha fede. Ce n'è uno solo, almeno parlando di un Dio buono, ed è lo stesso per tutti. E tutti dovrebbero fare fronte comune contro il Male, anziché combattersi a vicenda.

Circa il fatto che tutto questo non si possa insegnare, sono d'accordo: sono cose che non si apprendono, ma si "sentono".
Allevare i bambini all'ateismo, però, è un crimine ancora peggiore: si rischia di farne dei disperati e dei balordi.
Ritengo che la fede (se uno ce l'ha) si trasmetta, come l'amore, attraverso l'esempio e il contatto quotidiano, e non certo attraverso catechismi e indottrinamenti.
E, ripeto, lo ritengo soltanto, senza averne alcuna certezza: ho sperimentato troppe volte sulla mia pelle, ad esempio, che l'amore non si trasmette affatto. Chi sostiene il contrario o è in malafede, o crede nelle fiabe.
 
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view post Posted on 1/9/2011, 12:56     +1   -1




Allevare i bambini all'ateismo, però, è un crimine ancora peggiore: si rischia di farne dei disperati e dei balordi.

su questo sono doppiamente in disaccordo.
Nesuno (almeno non io ma sono in buona compagnia) dice che non trasmettere nessuna fede conduce necessariamente all'ateismo e comunque io ho detto che qualsiasi cosa non oggettiva non debba essere insegnata prima che l'individuo comincia ad avere capacità di discernimento.
Se ad un anatroccolo appena uscito dall'uovo si fa vedere uno scimpanzè, per lui quello sarà la sua guida, non saprà mai che non gli è stata data nessun'altra possibilità.
Gli uomini invece un giorno lo capiranno, ma sarà ormai troppo tardi.
Quanto al fatto che l'ateismo possa causare o favorire la disperazione o la balordaggine francamente non so da dove o come puoi sostenerlo.
Secondo me è esattamente il contrario.
 
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Aryanna…
view post Posted on 1/9/2011, 14:17     +1   -1




Lo posso quotidianamente constatare, next, avendo a che fare con gli adolescenti.
Il fatto di non avere più nessun punto di riferimento (non necessariamente religioso) fa di loro degli esseri per lo più amorfi.
Non cattivi, ma nemmeno buoni: quasi sempre opportunisti e umanamente nulli. Incapaci di sacrificio e soprattutto di assunzione di responsabilità delle loro azioni.

Mi spiego: agiscono a casaccio, senza sapere cosa fanno né perché, esattamente come gli animali.
Si annusano, mangiano, scopano, defecano, ridono, piangono, fanno videogiochi, piazzano foto su Facebook, e questo è tutto.

E' questo che auspichi, per un essere umano?

Ma forse, pensandoci meglio, stiamo diventando TUTTI così.
 
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view post Posted on 1/9/2011, 17:07     +1   -1




e fanno cosi perche sarebbero atei? francamente non riesco a credere che si possa pensarlo.
i ciellini sarebbero diversi? non fanno quelle cose li?

i ragazzi oggi sono tutti cosi, fede o non fede, è la crisi morale di tutta una società.
gli atei non sono ne meglio ne peggio.
 
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Aryanna…
view post Posted on 1/9/2011, 20:37     +1   -1




Credo tuttavia che crescerli senza un profondo senso di rispetto per il mondo in cui vivono, senza sentirlo come una cosa divina, significhi spingerli verso il più bieco materialismo.
E questo non è positivo da nessun punto di vista.
 
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9 replies since 30/8/2011, 16:09   49 views
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