Questo racconto ,anche questo di quaranta pagine d Karen Blixen, autrice di La mia Africa è diametralmente opposto al Club dei suicidi.
Non c'è suspense ma Tutto è intessuto sul magico gioco dei sentimenti e delle sensazioni in un'atmosfera ovattata e sonnolenta quale non puo che essere quella di un villaggio norvegese.
Dall'Africa alla Norvegia comunque la Blixen se la cava egregiamente.
In pratica si tratta della storia di due sorelle, figlie di un pastore puritano, i cui palpiti sentimentali si esaurirono in un paio di fugaci incontri il cui ricordo svani col passare degli anni lasciando però una traccia indelebile.
Passarono 15 anni.
UN giorno comparve nella loro vita una profuga francese inviata loto da uno dei due ex spasimanti, un artista di Parigi.
Questa ragazza fu inpiegata come cuoca e dimostro subito una personalità complessa e affascinante.
Un giorno mentre il decano stava per compiere 100 anni Babette ricevette una lettera da Parigi che la informava della vincita di 10.000 franchi ad una vecchia lotteria.
Babette informò le due signorine che vrebbe lei stessa cucinato un pranzo in onore del vecchio appena fosse tornata da Parigi per un viaggio di pochi giorni.
E cosi fu.Fra lo sbigottimento generale gli invitati al banchetto mangiarono e bevettero cose che non sapevano nemmeno esistere e che Babette aveva portato da Parigi.
Quando tutti se ne furono andati le due sorelle furono molto felici di fare i complimenti a Babette per una cosa per loro incredibile e si felicitarono per il suo ritorno in Francia ove avrebbe vissuto la sua vita agiatamente.
Ma Babette replico divertita e al tempo stesso malnconica che i 10.000 franchi erano serviti appunto per il pranzo che aveva cucinato, e restò con loro.
I RACCONDI DI LA REPUBBLICA N.23
KAREN BLIXEN
"Il pranzo di babette"
pagine 40