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Il papiro di Artemidoro

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view post Posted on 18/3/2008, 09:45     +1   -1




DIBATTITO SULLA AUTENTICITA' DEL PAPIRO DI ARTEMIDORO
(prima carta geografica della storia)



Nel nuovo numero dei Quaderni di storia, il direttore della rivista, Luciano Canfora, ordinario di filologia greca e latina all' università di Bari, pubblica un articolo, «Postilla testuale sul nuovo Artemidoro», in cui mette in dubbio l' attribuzione fatta già nel 1999 sulla prestigiosa rivista Archiv da Claudio Gallazzi, direttore dell' Istituto di papirologia dell' Università di Milano, e da Barbara Kramer, una delle massime autorità tedesche, docente a Treviri. Il saggio di Canfora è preceduto dal lungo articolo di un suo allievo, Stefano Micunco, che analizza le circa quaranta figure di animali contenute sul «verso», il retro del papiro, e contesta decisamente seppur indirettamente l' interpretazione offerta dall' imponente catalogo della mostra, Le tre vite del Papiro di Artemidoro (Electa). Sembrerebbe una disputa tra specialisti. Se non fosse che in fondo al corposo numero 64 della rivista (Edizioni Dedalo), in libreria a fine mese, il professor Canfora ha pubblicato due brevi note su uno dei personaggi più ambigui vissuti in Europa nell' Ottocento, il greco Costantino Simonidis, dottore in teologia, pittore capace e papirologo a tempo perso, in realtà uno dei più grandi falsari della sua epoca, nato nel 1824 e morto alla fine del secolo, che diede grattacapi ad accademici inglesi e tedeschi, fabbricando falsi come una Geografia di Cefalonia, un' opera geografica di Androstene, una Storia egizia di Uranio, di cui si erano perse le tracce, un fantomatico antico esemplare del Vangelo di Matteo e addirittura un frammento di Eschilo. Perché le pagine sul geniale e nefasto Simonidis vengono pubblicate nello stesso numero che presenta i saggi che contestano l' attribuzione ad Artemidoro, il geografo greco del primo secolo a.C.? Come si vede, la disputa tra specialisti si fa avvincente, tanto più che il Papiro di Artemidoro è stato acquistato dalla Fondazione per l' Arte della Compagnia di San Paolo per la considerevole somma di 2.750.000 euro. Per orientarci nel fitto gioco di citazioni dal greco antico, nelle dispute sulla grafia di molte parole così come sulla storia e sui disegni del famoso papiro, incontriamo Luciano Canfora. «I primi dubbi - esordisce Canfora - mi sono venuti appena ho letto il testo: possibile che il raffinato Artemidoro di Efeso facesse certi errori di sintassi e anche di lessico? Ma dubbi ancora più forti mi sono sorti sulla storia del papiro e sulla teoria delle "tre vite"». Tutto cominciò, racconta Canfora, «quando un noto mercante di origine armena, residente ad Amburgo, propose agli studiosi dell' Università di Milano di esaminare uno straordinario papiro lungo circa due metri e mezzo e alto 32,5 centimetri che, oltre a cinque colonne di un testo greco, sul lato "recto" conteneva una mappa geografica, diversi ritratti di volti e disegni di varie parti del corpo umano, mentre sul "verso" presentava una quarantina di figure animali. Lo straordinario reperto, secondo quanto ci è stato raccontato, fu rinvenuto dal mercante nella maschera di una mummia. Secondo questa versione furono trovati circa duecento frammenti di papiro, cinquanta dei quali utilizzati per ricostruire il "papiro di Artemidoro", gli altri 150 erano vari documenti risalenti tutti ad epoca neroniana, cioè al primo secolo dopo Cristo». Canfora scuote la testa: «Questa storia non regge. Di solito i papiri, usati come materiale di cartonnage, e impastati con calce e gesso, si ritrovano nelle gole dei coccodrilli imbalsamati e nei pettorali delle mummie, luoghi ben più capienti. Perché poi sul cosiddetto Papiro di Artemidoro non è rimasta alcuna traccia dell' impasto del cartonnage? Perché non mettere subito in luce gli altri 150 frammenti documentari?». Claudio Gallazzi e il direttore della Normale di Pisa, Salvatore Settis, curatori del catalogo e autori dell' expertise, hanno scritto che il papiro ebbe tre vite. «Una teoria - commenta Canfora - che si sposa o si respinge in blocco. La prima vita risalirebbe al I secolo a. C., quando fu commissionata a un copista un' edizione di lusso del secondo libro della Geografia di Artemidoro, corredata anche da una mappa della Spagna. L' errore del disegnatore, che riprodusse la regione della Betica, invece dell' intera penisola iberica, avrebbe determinato l' abbandono dell' opera. Il papiro, invece di essere tagliato e riutilizzato, come di solito avveniva in questi casi, sarebbe stato abbandonato per qualche decennio e ripreso, ed è questo l' inizio della seconda vita, per realizzare una sorta di catalogo con ogni tipo di animali reali e immaginari da mostrare ai clienti della bottega artigianale che volevano affrescare le loro ville. Non conosciamo repertori davvero analoghi a questo nell' antichità. La terza vita, e siamo al I secolo dopo Cristo, sarebbe infine costituita dai disegni anatomici che riempiono gli spazi vuoti del lato "recto". Settis ha sostenuto che si trattava di esercitazioni di giovani apprendisti che copiavano statue e calchi di gesso. Uno studioso francese, Philippe Bruneau, ha contestato l' esistenza di questa consuetudine nell' antichità. Un altro professore italiano, Francesco Prontera, che insegna Geografia antica all' Università di Perugia, riconosce nel proemio del presunto Artemidoro un testo tardogreco. Anche due studiosi di lingua greca, degli atenei di Venezia e Atene, cui ho mandato il testo senza indicarne la provenienza, non hanno avuto dubbi: una prosa successiva a Giustiniano. La teoria delle tre vite entra in crisi». Allora si tratta di un testo bizantino? Canfora in realtà formula un' ipotesi ancora più drastica e a questo punto entra in gioco Simonidis. «È un caso - si chiede Canfora - che l' inizio del IV libro dei Maccabei ricopiato da Simonidis per costruire uno dei suoi falsi, sia simile all' esordio della prima colonna del Papiro di Artemidoro? È solo una coincidenza che una delle otto pagine di Tolomeo rubate da Simonidis in una biblioteca del Monte Athos e da lui rivendute alla British Library contenga una cartina del tutto simile a quella del nostro papiro?». Canfora si spinge oltre una semplice congettura: «Le prime quattordici righe della quarta colonna coincidono con la voce Iberia di Stefano di Bisanzio, studioso del VI secolo d. C. Il brano che va dal rigo 18 al 26 è una citazione del Periplo del mare esterno di Marciano, altro geografo vissuto nel IV secolo dopo Cristo che scrisse un riassunto degli undici libri di Artemidoro. All' interno delle citazioni il falsario Simonidis, che aveva una zoppicante conoscenza del greco classico, inseriva frasi di sua invenzione che contenevano errori sintattici o di senso». L' ipotesi e i sospetti di Canfora hanno avuto una conferma in questi giorni: nel saggio di K. Elliott The Simonides Affair è attestato che Simonidis stava studiando l' epitome di Marciano. E poi c' è la suggestiva ricerca sulle didascalie e le figure di animali condotta da Stefano Micunco. «Due esempi per tutti - conclude lo studioso -. Sul "verso" del papiro si trova una parola, kenalopex, che è la traduzione in greco di un termine latino usato per la prima volta nel XVII secolo per indicare una costellazione, anser cum vulpecula, anatra-volpe. Un mistero. E sotto la figura di un uccello si trova un termine, aigilops, che indica un' erba o una malattia. Consultando un repertorio famoso di epoca bizantina, l' Etimologico magno, certamente conosciuto da Simonidis, abbiamo visto che subito dopo c' era un' altra parola, aigipops (con la "pi" e non con la lambda) effettivamente indicante un uccello rapace. Simonidis aveva sbagliato a copiare».
 
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Aryanna...
view post Posted on 18/3/2008, 22:12     +1   -1




Ovviamente non conosco a fondo la questione, ma da quel che leggo, come sempre, mi pare che la tesi di Luciano Canfora (probabilmente la massima figura vivente di studioso dell'antichità greca) regga a meraviglia.
Direi che tutto sommato il papiro ha le carte in regola per essere un falso.

Da dove hai tratto queste notizie, next? :)
 
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view post Posted on 18/3/2008, 22:22     +1   -1




beh anche gli avversari non mi sembrano proprio degli sprovveduti...

la cosa l'ho letta su un articolo de La Stampa (http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubr...17&sezione=News) ed altro...
 
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Aryanna...
view post Posted on 18/3/2008, 22:37     +1   -1




Non dico che siano degli sprovveduti.
Il fatto è che, insegnando greco (quindi anche letteratura) tutti i giorni, mi sono dovuta confrontare più volte con questioni spinose di vario genere, in cui occorre vagliare attentamente una serie di problemi e prendere posizione.
Ebbene, in tutti questi casi (tranne una sola volta) mi è sempre capitato di dover dare ragione a Canfora, anche quando - anzi, particolarmente quando - era in assoluta controtendenza rispetto agli altri: dal caso Tucidide alla cronologia dell'Elettra di Sofocle, solo per citare un paio di esempi.

Il fatto è che lui ha una conoscenza della storia greca che nessun altro ha: gli è così familiare che la conosce, non dico anno per anno, ma mese per mese e giorno per giorno...
 
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odalisca
view post Posted on 18/3/2008, 22:38     +1   -1




secondo me ci sono piu' falsi storici che testimonianze reali...
soprattutto in campo religioso
vi ricordate quando hanno scoperto che le reliquie di Santa Giovanna D'Arco sono... resti di gatto?
 
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view post Posted on 18/3/2008, 22:41     +1   -1




ma con i test all'isotopo radioattivo non riescono a risalire all'epoca?
 
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odalisca
view post Posted on 18/3/2008, 22:49     +1   -1




non avevo seguito approfonditamente la notizia
ma sono reperibili parecchi articoli in rete

uno, preso a caso, lo trovi Qui
 
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Aryanna...
view post Posted on 18/3/2008, 22:51     +1   -1




D'accordo, Oda. :)
Ma, per tornare sull'argomento, come mai Canfora non avanza analoghi dubbi, tanto per dire, sul papiro di Colonia 7511?
E' stato ritrovato nel 1964 in una mummia egizia, identificato dopo dieci anni di studi da Fackelmann, pubblicato nel 1974 da Merkelbach e West, ed è attribuito ad Archiloco, nonostante l'apparente assurdità dell'attribuzione (dico: Archiloco, VII secolo a.C.!!!).
Insomma, questo qui:

image

Molti studiosi hanno cercato di negarne l'autenticità, ma chiunque abbia una conoscenza un minimo approfondita della cultura e della lingua greca non può che restare a bocca aperta davanti a questo papiro e chiedersi chi e come avrebbe potuto costruire un falso così geniale...

E qui il Canfora non avanza dubbi. Perché?

Perché evidentemente non è quell'aprioristico contestatore delle opinioni correnti che i vari Settis vogliono farlo sembrare: se nel caso di Artemidoro contesta, è perché evidentemente ci sono valide ragioni per contestare.
Conosco bene il personaggio e non c'è da dubitarne.

Edited by Aryanna... - 18/3/2008, 22:55
 
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view post Posted on 18/3/2008, 22:54     +1   -1




scusa Arianna, in che cosa consisterebbe questa...genialità?
nessuna polemica, parlo da perfetto ignorante....
 
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Aryanna...
view post Posted on 18/3/2008, 22:59     +1   -1




E' molto lungo da spiegare, e se non si conosce il greco è quasi impossibile seguire il ragionamento.
Però posso riportarti in sintesi quello che io stessa avevo scritto, molti anni fa, pubblicando per un sito di latino e greco la traduzione di questo stupendo e sconcertante papiro (scusa se mi auto-cito :P):

"La vicenda ivi narrata (probabilmente da Archiloco stesso ad uno o più amici: ma in quale contesto?) riporta alla tragica storia d'amore fra Archiloco ed una ragazza soprannominata Neobùle, con una tale precisione da destare in alcuni critici il sospetto che possa trattarsi di un falso costruito appositamente per dare una prova dell'effettiva realtà di questa torbida love story (da taluni messa in dubbio): ma tutto - il metro, la lingua, le citazioni omeriche, la cruda evidenza delle descrizioni, il livello stilistico, la probabile ambientazione nel kèpos (= giardino) del santuario di Era, luogo di convegno erotico delle coppiette di Paro, il riferimento a concezioni etiche arcaiche (ad esempio la convinzione che la ragazza di facili costumi sfiorisca precocemente) - tutto, dicevamo, riconduce al giambografo di Paro.

Di questa vicenda ci sfuggono i contorni esatti, ma dalle indicazioni di altre fonti sembra di poter dedurre che Archiloco avrebbe abusato della sorellina minore di Neobùle (poco più che una bambina) per vendicarsi del tradimento della sorella maggiore, con cui era stato fidanzato. La storia si concluse - pare - con il suicidio delle due sorelle e del loro padre Licambe, irrimediabilmente diffamati dai giambi dello spietato poeta.

E proprio a questa terribile storia sembra riferirsi il brano, da cui emana un fascino perverso ed inquietante: infatti, sebbene il giambo sia mutilo dell'inizio, è chiaro che il poeta vi descrive, con quella sconcertante naturalezza che è tipica del suo stile, la scena della seduzione ai danni di una vergine; quest'ultima dice di essere imparentata con Neobùle, ed è forte, per non dire inevitabile, la tentazione di riconoscere in lei la sorella minore; se questo è vero, siamo di fronte non soltanto ad un esempio straordinario della potenza della poesia archilochea, ma anche ad un documento storico-letterario di eccezionale importanza, che ci consente di gettar luce su alcune misteriose vicende relative alla vita di questo poeta "maledetto"."

Ti ho messo in grassetto alcune fra le considerazioni più importanti, ancorché genericissime. :)
Ma riflettiamo su un paio di cosette, anche senza tirare in ballo il greco.
Quale falsario poteva essere così informato delle abitudini della Paro del VII secolo avanti Cristo da sapere dove si davano appuntamento le coppiette?
E questo falsario, come poteva conoscere l'etica arcaica (bada bene: già nel VI secolo queste convinzioni non esistono più!) così bene da sapere che ai tempi di Archiloco si pensava che i rapporti sessuali precoci facessero sfiorire la bellezza delle ragazze (un chiaro deterrente, è ovvio... :rolleyes:)?

Edited by Aryanna... - 18/3/2008, 23:04
 
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view post Posted on 18/3/2008, 23:04     +1   -1




affascinante, grazie Ary :)
 
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Aryanna...
view post Posted on 18/3/2008, 23:08     +1   -1




Ma figurati! :P
So che è OT rispetto ad Artemidoro, ma ti trascrivo la traduzione del papiro 7511:

(all'inizio è la ragazzina che parla; poi interviene lui):

"...resistere del tutto
e intanto farti forza come me.
Ma se non hai pazienza e il cuore ha fretta,
c’è ancora in casa nostra la ragazza
- ora è pazza di te -
una vergine tenera e carina
perfetta e irreprensibile, mi pare,
che tu fai piangere."
Così diceva; ed io le rispondevo:
"O figlia della nobile Anfimedo,
santa donna che adesso
è preda della terra putrefatta,
i giochi dell'amore sono tanti
per i giovani maschi,
a parte quello sacro...
Vedrò di accontentarmi.
Al calar della notte
a Dio piacendo
decideremo insieme quale scegliere
io e te.
Sarò ubbidiente, farò tutto quello
che mi comandi.
Ti voglio. Fammi entrare
di là dal muro e dalla porta - no,
non resistermi, amore: approderò
sopra l’erba del prato...
E adesso sta' a sentire: Neobùle
la prenda qualcun altro.
Eh sì! Purtroppo è sfatta,
caduto il fiore della sua verginità
e la grazia d’un tempo.
Non ha limiti
è pazza, pervertita, quella donna.
È da buttare ai corvi.
Non la voglio
una donna del genere al mio fianco,
farei ridere tutto il vicinato.
Oh no, io voglio te: tu non sei doppia
non sai mentire tu,
lei sa come ingannare,
donna dai mille volti.
Ho paura con lei:
per impazienza,
per fretta corro il rischio
di far cuccioli ciechi e prematuri
sai, proprio come la famosa cagna..."
Così dicevo, e intanto
la vergine
l'avevo presa.
Su un tappeto di fiori la distesi
coperta col mio morbido mantello
circondandole il collo con un braccio
immobile, spaurita
proprio come una piccola cerbiatta.
Con le mani
i seni dolcemente le toccai
dove la pelle intatta
tradiva appena la sua pubertà.
E accarezzando tutto il suo bel corpo
la bianca forza emisi
sfiorando appena la peluria bionda."

Ehm, sconcertante, non trovi? :rolleyes:
 
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view post Posted on 18/3/2008, 23:18     +1   -1




un ometto davvero privo di scrupoli....:)
 
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Aryanna...
view post Posted on 18/3/2008, 23:32     +1   -1




Sì, ai suoi tempi passava per essere un pericoloso psicopatico... :P
Però il brano è di una potenza sconvolgente.

Ma torniamo al nostro Artemidoro. :)
 
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view post Posted on 18/3/2008, 23:41     +1   -1




Ary ce ne fossero off topic di questo livello....;)
 
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45 replies since 18/3/2008, 09:45   1944 views
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