Donyale Luna, prima sfolgorante modella afroamericana, morì a Roma per un'accidentale overdose a soli trentaquattro anni.
Madre messicana, padre americano soprannominato Luna, Donyale era come un camaleonte dovuto a un intreccio fatto di messicano, nativo americano, chinese, irlandese, e infine ma non certo meno importante, negro. Ni natura riservata, parlando della sua infanzia si definì "una bambina molto strana, fin dalla nascita, che viveva sognante in un paese delle meraviglie".
Da Detroit, sua città natale, si trasferì giovanissima a New York e a vent'anni comparve sulla copertina di
Harper's Bazaar, una celebre rivista americana di moda, in voga sin dalla fine dell'Ottocento.
Interessante la sua carriera d'attrice, iniziata alla fine degli anni '60, quando la sua fama di modella era già ai vertici: apparve in molti film prodotti da Andy Warhol; nel 1970, nel
Satyricon di Federico Fellini, interpretò la maga Oenothea; apparve anche in
The Rolling Stones: Rock and Roll Circus, la commedia di Otto Preminger
Skidoo (nella quale lei viene rappresentata come la signora di Dio, che fu interpretato da Groucho Marx), e il documentario inglese
Tonite Let's All Make Love in London.
Nel 1972 Luna partecipò come protagonista principale nel film
Salomè, diretto da Carmelo Bene.
Edited by Sìse - 12/8/2011, 16:28